Se Franco Battiato, autore della sconsolata canzone “Povera patria” con la quale si doleva anni fa della scomparsa dello spirito patriottico in Italia, si fosse trovato lo scorso venerdì 15 a Padova
, avrebbe certamente avuto motivo di attenuare il proprio sconforto.
Per celebrare, infatti, il 90° anniversario di fondazione della propria sezione, l'ANA (Associazione Nazionale Alpini) di Padova ha organizzato in tal giorno una cerimonia in onore del padovano S.Tenente degli Alpini Vittorino Zanibon - medaglia d'oro al valor militare - al quale, al n.12 di via Siracusa, è intestata la scuola primaria.
Avrebbe assistito al salire in alto del tricolore a presiedere, simbolicamente, gli astanti; avrebbe udito l'inno nazionale cantato a viva voce anche da fanciulli, molti dei quali con gli occhietti a mandorla, altri con fitti capelli neri ricciuti, tutti con un minuscolo cappello alpino in capo, e la manina destra sul cuore; avrebbe visto “veci” e “bocia” sull'attenti attorno al labaro della sezione decorato dalle medaglie d'oro di 7 eroi padovani, e le tute arancione dei commilitoni sempre in prima linea nelle operazioni di soccorso della Protezione Civile.
Avrebbe incontrato i sempre attivi dirigenti della sezione ANA, i rappresentanti del mondo civile e militare di Padova, primo fra tutti il gen. Enrico Pino, e stretto la mano del 94enne S.Ten. Emilio Pisani, compagno d’armi che raccolse le ultime parole dell’eroe, ed al suo nipote Luigi Maria Zanibon accorso da Milano con alcuni suoi cimeli.
E poi, applaudito le parole con le quali, concordemente, gli oratori intervenuti hanno voluto dare un nuovo significato alla parola patriottismo che non è più, come in un passato di triste memoria, affermazione di superiorità rispetto alle altre nazioni ed uso della forza per imporre la propria supremazia. Esso deve essere, invece, lo sforzo di ogni italiano di coltivare l’ intelligenza, la vigoria fisica, il coraggio, l’onestà, lo spirito di iniziativa e di sacrificio che furono di Vittorino Zanibon, per dare il proprio contributo al bene comune e far quindi competere pacificamente il nostro paese nella giustizia sociale, nell’economia, nella cultura, nella scienza, nell’arte, nello sport e così via, con le altre nazioni del mondo.
Pronta anche, l’Italia, a dare il proprio contributo agli organismi internazionali destinati ad intervenire laddove la pace e la civile convivenza siano messe in pericolo.
Grazie alla collaborazione della Direzione Didattica ed all’esemplare entusiasmo della Preside e delle insegnanti della “Zanibon” collaborate dai loro piccoli alunni compresi ed ordinati, l’ANA (alla quale il nostro giornale è stato lieto di offrire il proprio apporto), ha saputo lanciare un significativo messaggio a tutti i cittadini di Padova – in particolare alle giovani generazioni - che ci auguriamo venga raccolto anche da tanti altri italiani.
Giovanni Zannini
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