Il riconoscimento del gran merito che va attribuito a Lutero per aver denunciato la degenerazione, all'epoca, della Chiesa cattolica, non esime dall'esaminare, con obbiettività, altri aspetti, sia pure negativi, della sua personalità.
Anzitutto, un acceso antiebraismo manifestato soprattutto nel libro :”Sugli ebrei e le loro menzogne “.
Si
tratta di un violento “pamphlet” nel quale si auspica l'
allontanamento degli ebrei, accusati di ogni nefandezza, da tutta
Europa, per farli rientrare nella loro terra d' origine.
Vi
è chi dice che tale teoria sia stata fatta propria, secoli dopo, dal
nazismo (ed è probabile che sia così): sta di fatto che esso ha
adottato, consapevolmente o meno, il pensiero di Lutero sugli ebrei.
Altro
aspetto negativo della personalità di Lutero è stato il suo
pensiero sulla cosiddetta “Rivolta dei contadini” che
insanguinò la Germania nel 1525.
Con
la stessa veemenza con cui si scagliava contro gli ebrei, pur dopo
aver criticato i padroni che li maltrattavano, egli condannò poi i
contadini in rivolta capitanati da Thomas Muntzer (da lui definito
“sanguinario e scellerato profeta”),
cui rimproverava la disobbedienza nei confronti dei padroni, con ciò giustificando ogni violenza contro di loro incitando “chiunque lo può...a colpire, scannare, massacrare in pubblico o in segreto” i rivoltosi.
cui rimproverava la disobbedienza nei confronti dei padroni, con ciò giustificando ogni violenza contro di loro incitando “chiunque lo può...a colpire, scannare, massacrare in pubblico o in segreto” i rivoltosi.
Si
afferma, a difesa di Lutero, che egli sia stato condizionato dal
sentire dell'epoca: ma proprio ciò non giustifica la sua miopia nel
non aver individuato altre negatività del suo tempo - quali
l'antiebraismo e la violenza dei proprietari terrieri – e di non
averle denunciate e combattute con la stessa foga con cui si era
battuto contro la curia romana.
Quanto
sopra per un'obbiettiva ricostruzione della personalità di questo
importante personaggio a torto aspramente criticato nel passato dai
cattolici , ma che, a causa dei gravi errori più sopra ricordati,
non pare meritare tutto l' incondizionato elogio che gli viene oggi
attribuito nel cinquecentesimo anniversario della sua riforma.
Padova
11-5-2017 Giovanni
Zannini