Il “Manifesto” indirizzato recentemente alla cittadinanza per il rilancio della costruzione di un nuovo Auditorium nella nostra città da parte di esponenti della vita musicale cittadina - Claudio Scimone fondatore e direttore dell’orchestra dei “Solisti Veneti”, Mario Carraro, Presidente dell’Orchestra di Padova e del Veneto e degli “Amici della Musica”, nonché da Giovanni Marchesini e Maria Nevilla Massaro, rispettivamente Presidente e Direttore del Conservatorio “C.Pollini - è già stato sottoscritto da centinaia di cittadini ai quali se ne stanno continuamente aggiungendo molti altri
Esso desidera fare il punto sullo stato dell’iniziativa, ed indica i motivi per i quali essa costituisce per Padova un’opera di grande interesse non solo culturale, ma anche sociale ed economica.
Anzitutto, il documento ricorda le lungaggini che hanno afflitto e stanno affliggendo la realizzazione dell’opera che era stata messa in programma ben 50 anni fa dall’allora Sindaco di Padova Cesare Crescente, ed afferma che essa minaccia di essere definitivamente abbandonata ove
il progetto già approvato da una commissione internazionale non venga realizzato, tenuto conto delle infinite problematiche che si dovrebbero di nuovo affrontare, dalla nuova progettazione alla localizzazione dell’opera, già oggetto di ampio, acceso dibattito.
Il documento evidenzia anzitutto l’importanza della nuova opera per promuovere e dare ulteriore impulso alla cultura musicale nella nostra città “contribuendo a togliere i giovanissimi dalla strada e dalla droga per destinarli ad un’attività…..che può servire a raccogliere energie giovanili e farne un centro vivo di attività sane fisicamente e spiritualmente”.
Proprio in vista di ciò, afferma Claudio Scimone, è necessaria una grande struttura che consenta una migliore graduazione dei prezzi (dalle poltrone di prima fila al cosiddetto“loggione”) onde consentire gli ingressi anche alle tasche notoriamente esigue dei più giovani.
Viene evidenziata poi l’importanza del nuovo Auditorium anche per i benefici aspetti economici derivanti alla città dal turismo musicale nonché dal fatto che la musica costituisce un mezzo indiretto utilizzato talora dalla diplomazia, ma anche da alcuni industriali, per entrare in contatto con ambienti diplomatici e produttivi di altri paesi.
A chi teme poi l’insostenibilità dei costi di gestione, il documento risponde che il problema non si pone ove la nuova grande e moderna struttura venga utilizzata non solo per la musica ma anche per altre manifestazioni, dalla moda alla convegnistica, così come avviene, ad esempio, nel Parco della Musica di Roma.
Ed a proposito delle complicazioni di natura idraulica che, secondo taluni, i lavori per la costruzione dell’Auditorium potrebbero arrecare alla stabilità della Cappella degli Scrovegni, Claudio Scimone dice che anche in tale denegata ipotesi le moderne ed avanzate tecniche in materia sono in grado di scongiurare il rischio. Se necessario – afferma poi, con una punta d’ironia - ci si potrebbe rivolgere agli olandesi che di acque se ne intendono e che, come hanno saputo difendersi da quelle del mare che incombono su di loro, sarebbero certamente in grado di bloccare anche quelle che volessero attentare al nostro insigne monumento.
La pacifica offensiva in corso per sollecitare la costruzione del nuovo Auditorium è supportata da varie iniziative fra cui il concerto dell’Orchestra “Pro Auditorium” ( composta dai docenti, dagli allievi, anche dai più piccoli - i Polli(ci)ni - del Conservatorio cittadino, nonché dall’Orchestra di Padova e del Veneto e dai Solisti Veneti) diretto da Scimone lo scorso lunedì nella Sala del Palazzo della Ragione dinanzi ad un pubblico plaudente e numeroso nonostante il giorno feriale e la pioggia.
La presenza di giovanissimi, affettuosamente affiancati, per far loro vincere l’emozione, da orchestrali già affermati, ha simbolicamente attestato come l’opera della quale si invoca con impazienza la realizzazione è destinata non solo al loro avvenire, ma anche a far sì che i suoi benefici effetti si estendano ad un numero sempre maggiore di giovani amanti della musica.
Mentre spiccano le magliette con la vistosa scritta “Vogliamo l’Auditorium” indossate in tale occasione da molti orchestrali, ed anche da quelli dei “Solisti Veneti” durante il “Concerto della Domenica”. Giovanni Zannini
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