Cosa
sono.
Sono
cellule che hanno la caratteristica di trasformarsi in cellule nuove nervose, muscolari, del sangue, della
pelle e così via, specializzate per i tessuti da “riparare” eliminando in tal
modo i guasti provocati dalla malattia o da altre cause ad organi o tessuti umani danneggiati,
rigenerandoli.
In
tal modo, esse (“totipotenti”, che possono trasformarsi in ogni organo o
tessuto; “pluripotenti” che possono trasformarsi solo in alcuni tipi di organo
o tessuto; “unipotenti che possono trasformarsi in un solo tipo di organo o
tessuto) vengono a costituire una specie di riserva, un prezioso “pronto
soccorso” per la salute dell’uomo.
Da
dove si ricavano?
E’
qui che si apre il dibattito.
Gli
scienziati laici che non considerano, come noi sosteniamo, l’embrione un essere
già vivente, ma solo un piccolo grumo di sangue, affermano che esse si possono
ricavare solo ed esclusivamente dall’embrione umano che viene però, a seguito
di ciò, ucciso.
Per
questo, la dottrina cattolica è ovviamente contraria a questo procedimento
espressamente vietato dalla legge 40 del 19 febbraio 2004 che vieta di compiere
ricerche ed esperimenti sull’embrione, e che i radicali vorrebbero abrogare.
Le
cellule staminali “adulte”
Gli
scienziati cattolici, invece, pur concordando, come si è visto, sull’enorme
importanza delle cellule staminali per la salute dell’uomo, sostengono che esse
si possono ricavare non solo dall’embrione umano, ma anche dai feti abortiti
nonché da altre fonti esistenti nell’organismo adulto quali il sangue del
cordone ombelicale, il liquido amniotico a fine gravidanza, la placenta, il
midollo osseo, il cervello, il fegato, i tessuti epiteliali come epidermide e
cornea, ed il tessuto adiposo.
Senza
necessità, dunque, di eliminare una vita per salvarne un’altra.
Si
aggiunga che già numerose sono le applicazioni terapeutiche di cellule
staminali adulte come i trapianti di midollo per curare leucemie e tumori
linfatici.
Ricordando,
inoltre, che altre ricerche avanzate sulle cellule staminali adulte riguardano
la cornea e la ricrescita dei vasi arteriosi attorno al cuore; e che, in
prospettiva, si punta sulle cellule staminali adulte per la cura di malattie degenerative del
sistema nervoso quali Parkinson e Alzheimer.
Giovanni Zannini
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