giovedì 17 novembre 2011

IN PRINCIPIO ERA IL SARCHIAPONE

Sia ben chiaro, non intendo certo mettere in dubbio quanto dice la Bibbia (ci mancherebbe altro), mi permetto solo di suggerire alcune modifiche al testo, senza, con ciò, pensare di stravolgerne la sostanza.
Così, a proposito del “peccato originale” e dei grossi guai che ne sono derivati, nel libro della Genesi si legge che fu il serpente a tentare Eva inducendola a mangiare quella maledetta mela.
E allora il Signore, per punire il serpente tentatore, lo condanna a strisciare sul ventre ed a mangiar polvere per tutti i giorni della sua vita.
Ma come è possibile? Sarebbe come se il Signore avesse condannato un bue a portare le corna, o l’aquila a volare alto, o l’elefante ad usare la proboscide, il gatto a miagolare , il cane ad abbaiare e così via.
E allora, mi chiedo, che razza di animale era il tentatore di Eva prima che il Signore, per punirlo, lo trasformasse in serpente?
Ora io credo che la soluzione di questo conturbante quesito stia in quello sketc di irresistibile comicità recitato anni fa in televisione da Walter Chiari e Carlo Campanini.
Nello scompartimento di un treno ove i due si trovano con altri viaggiatori Campanini si alza di frequente dal suo sedile per raccomandare ad un animale - racchiuso in un sacco e quindi invisibile – che si agita di continuo sul portabagagli, di stare buono.
Chiari, incuriosito, chiede che animale è, ed alla risposta:” Un sarchiapone” rimane interdetto, ma, non volendo dare a vedere la sua ignoranza, azzarda, titubante, alcune osservazioni affinché l’altro si scopra e lui riesca a capire di che si tratta.
Così, invita Campanini a starci attento , con quella bestia, perché, con i denti che ha…..”Ma quali denti, il sarchiapone non ha denti” replica il proprietario dell’animale, scandalizzato dall’ignoranza di Chiari il quale, non domo, insiste:” Certo, è una fortuna possedere un animale che ha una così bella coda…..”Ma quale coda – replica Campanini sempre più scandalizzato – non lo sa lei che il sarchiapone non ha coda?”.
E così via: ogni tentativo di Chiari, sempre più accanito, per cercare di capire di che bestia si tratti, cade nel vuoto perché il sarchiapone non ha zampe, non vola, non abbaia, non ruggisce, non mangia, non beve, è senza occhi, non ha orecchie, non è veloce ma, al contrario, lentissimo, non è oviparo e non è viviparo, non è carnivoro né, tampoco, vegetariano, non salta, non dorme, è senza pelle, non è commestibile, non vola, non salta né, men che meno, è feroce.
Alla fine Chiari, stravolto, con gli occhi fuori dalle orbite, rosso in volto e guatando con odio Campanini, urla:” Ma si può sapere che razza di bestia schifosa e immonda è sto maledetto sarchiapone?”
Domanda che resta senza risposta con grave scorno di Chiari e dei telespettatori perché Campanini, accortosi in ritardo di essere giunto a destinazione, arraffa il sacco con il sarchiapone che continua ad agitarsi, e scende precipitosamente a terra lasciando tutti con un palmo di naso.
Ebbene, io penso di aver fatto una clamorosa scoperta: prima del peccato originale il serpente era un sarchiapone.
Una bestia misteriosa che nessuna saprà mai come fosse, ma probabilmente bella e dotata di fascino – dal momento che Eva non seppe resistergli – che il Signore, per punizione, trasformò in serpente.
Conseguentemente, ritengo che al testo del primo libro della Genesi si dovrebbero apportare alcune modifiche.
Così, quando il Signore chiede ad Eva il motivo della sua disubbidienza, essa dovrebbe rispondere:” Il sarchiapone mi ha sedotto ed io ho mangiato il frutto”; e quando si parla della punizione divina, il testo dovrebbe così recitare:” Il Signore disse al sarchiapone: perché tu hai fatto questo, sei maledetto e striscerai sul tuo ventre e mangerai polvere per tutta la vita”.
Secondo me sarebbe più logico: o no?
Giovanni Zannini

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