giovedì 3 gennaio 2013

PRIMA DELL'"OLOCAUSTO"

Premesso che l’”Olocausto” non si discute e che esso ha costituito un episodio fra i più esecrabili avvenuti al mondo, si  ritiene utile, per la verità storica, esaminare come ad esso si è pervenuti.
Occorre anzitutto chiarire che l’intento iniziale del nazismo non era quello di eliminare fisicamente gli ebrei,  ritenuti razza inferiore e responsabili della sconfitta nella prima guerra mondiale e del caos che ne era succeduto,  ma di indurli ad andarsene rendendo la Germania “judenfrei”, ossia liberata dai giudei. A tal fine venne favorita la loro emigrazione pacifica  verso altre nazioni, alle quali i nazisti sarcasticamente rimproveravano di manifestare solidarietà di facciata annullata, in pratica, da drastiche, riduttive quote d’immigrazione. Per tal motivo, gli ebrei tedeschi emigrati all’estero dall’ascesa del nazismo all’ottobre 1941 furono poco più di mezzo milione.
Visto l’insuccesso della politica di emigrazione volontaria degli ebrei - già sottoposti ad un crudele regime di “apartheid” -  i nazisti, dopo le prime vittorie  nella seconda guerra mondiale, pensarono ad un loro trasferimento forzato in alcuni territori conquistati: ed ecco i progetti di insediarli, dopo la vittoria sulla Francia, nel Madagascar, già colonia francese, o, dopo i successi sul fronte russo, nella regione di Lublino presso la frontiera con l’URSS e nella Siberia occidentale.
Ma il procedere negativo della guerra che, dopo i fulminei successi  iniziali, aveva reso irrealizzabili tali progetti, indusse i nazisti ad una drastica decisione: visto che non erano riusciti a liberarsi degli ebrei mediante la loro emigrazione volontaria, e neppure con il trasferimento forzato, non restava che eliminarli fisicamente dopo aver sfruttato fino all’ultimo ai fini bellici ogni loro residua capacità lavorativa.
L’”Olocausto” costituisce quindi un terzo tempo, e nasce il 20 febbraio 1942 con il “Protocollo di Wansee” (ridente località sul lago omonimo a sud ovest di Berlino) con il quale 14 alti funzionari  nazisti,  visto il fallimento delle due precedenti, programmarono la famigerata “Soluzione finale”, lo sterminio degli ebrei.
Non si ritiene di procedere oltre parlando di “lager” e di camere a gas  perché, come detto  in premessa, non interessava qui descrivere cosa fu l’”Olocausto”, sibbene evidenziare, con la massima possibile obbiettività,  il percorso - non sempre ben chiarito – che ha portato a quel tragico traguardo. Giovanni Zannini – g.zannini@tele2.it – Via Ferri n.6 – 35126 – Padova – TLFAX 049/757890.           

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