sabato 30 giugno 2012



Lettere alla “Difesa del Popolo”

NOTIZIE BUONE A META’

Vi sono  notizie che fanno piacere e altre che non piacciono affatto, ma vi sono anche quelle che suscitano,  contemporaneamente, impressioni positive ma anche  negative.
Quando, ad esempio, leggiamo sul “Sole 24 Ore” che “Prada  (per chi non lo sapesse, uno dei gruppi italiani  più forti della moda e del lusso - n.d.a.) raddoppia l’utile a 122 milioni” e che  “nel corso dei primi tre mesi sono stati inaugurati  8 nuovi negozi e altri 7 nelle settimane successive” portando così a 402 il numero dei negozi gestiti direttamente, non resta che  compiacersene con i titolari della società e con i loro collaboratori.
Armando Branchini, direttore della “Fondazione Altagamma”, informa su “Avvenire”  - titolo: “Altagamma: il lusso non muore mai” – che tutte le categorie del lusso “vanteranno un giro d’affari in crescita” e che  sarà soprattutto “la fascia altissima”, o il “lusso assoluto”, a trainare il mercato: e dal punto di vista strettamente economico e commerciale, in un momento di crisi così pesante, notizie come queste potrebbero anche far piacere.     
Ma, d’altro canto, esse creano contemporaneamente una reazione negativa perché evidenziano  che al mondo c’è chi  spende milioni e milioni in autovetture, abiti, scarpe, gioielli, orologi e borse costosissimi, e che, incapace di rinunciare a determinati livelli di consumo, non si accorge che la maggior parte della gente è oggi costretta a tirare la cinghia e, molti, troppi, a morire di fame.
Dovrebbero capire, costoro, che spesso hanno studiato in prestigiose università, che scandalo non è solo rubare, uccidere o esibire comportamenti licenziosi, ma anche banchettare  alla faccia di chi ha fame.
Diano un’occhiata, li prego, al  quadro di Emilio Longoni  “Riflessioni di un affamato”  qui a fianco riportato,
e pensino se non sia il caso di dar ascolto a quanti (la Chiesa per prima), invitano alla moderazione anche per evitare possibili derive violente, e raccomandano di intraprendere stili di vita  alieni da  ogni forma esasperata di consumismo, all’insegna di  due semplici parole,  “frugalità” e  “sobrietà”, tanto care a quel  santo di Assisi. 

                                                                                              Giovanni  Zannini    

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