PARLAMENTARE CORAGGIOSO (E
INTELLIGENTE) CERCASI
Visto che in materia di riduzione dei compensi ai
parlamentari di passi avanti se ne fanno pochi, occorre pensare al modo di
riuscire nell’intento senza dover aspettare leggi e regolamenti, difficili da
attuale e soprattutto chi sa quando.
Si dovrebbe, dunque, trovare una scorciatoia, e basterebbe che un parlamentare coraggioso e convinto che
la solidarietà serve a fare delle buone opere e non a mantenere privilegi e
benefici ormai intollerabili, dichiarasse di essere disposto a rinunciare ad
una parte dei suoi compensi (di quanto? in Francia i ministri se li sono ridotti
del 30% ma ci si potrebbe accontentare anche di un 25) chiedendo che i
colleghi dichiarino PUBBLICAMENTE di essere disposti a fare altrettanto.
A questo punto o gli altri si dicono d’accordo, e
il problema è risolto, o, in caso contrario, l’elettorato, scandalizzato dal
rifiuto del parlamentare renitente, gliela farebbe pagare, alla prossima occasione, con una sicura
sconfitta elettorale.
Ma, si diceva, questo parlamentare modello dovrebbe essere, oltre che coraggioso, anche
intelligente: perché se sarebbe sommerso dai moccoli e dagli improperi che,
sottovoce, i colleghi, costretti loro malgrado a questo gesto di generosità,
gli farebbero pervenire, si vedrebbe però gratificato, alla prossima
competizione elettorale, da una tal
valanga di voti da fargli meritare, senza spesa alcuna, la sicura rielezione.
Che se poi il suo esempio fosse seguito da
qualcun’altro di quelli che siedono in
altri scranni elettivi (nelle regioni, nelle province, nei comuni e così via), quel parlamentare generoso
(e avveduto) correrebbe il gradito rischio
di diventare una specie di eroe nazionale come Cavour, Mazzini e
Garibaldi.
Giovanni
Zannini
Nessun commento:
Posta un commento