venerdì 3 febbraio 2017

L'ALTANA ANTIAEREA NELLA 1a GUERRA MONDIALE

L'altana è una piattaforma di assi di legno appoggiata sui tetti e retta da pilastrini, posta nella parte più alta di un edificio, un singolare belvedere assai diffuso a Venezia (ma ve ne sono anche in altre città) sulla quale i veneziani salgono per ammirare dall'alto il panorama della loro meravigliosa città o prendere il fresco nelle calde sere d'estate.
Ma chi avrebbe mai pensato di utilizzare questa tranquilla terrazza a fini bellici?
Eppure accadde proprio questo allorchè durante la prima Guerra Mondiale fu necessario provvedere a difendere Venezia dalle incursioni aeree nemiche e le altane furono trasformate in strutture strategiche per la difesa contraerea costituendo un primo esempio di difesa urbana contro le incursioni aeree nemiche.
Su quella piattaforma, infatti, veniva fatto salire un plotone di fucilieri che all'arrivo degli incursori apriva contemporaneamente il fuoco creando così una “bordata”, una rosa di proiettili che aumentava la probabilità di colpire il bersaglio.
L'arma utilizzata era soprattutto l'ottimo fucile mod.91 dotato di una gittata molto lunga e quindi in grado di colpire obbiettivi assai distanti, adattato ad uso contraereo applicando sullo zoccolo dell'alzo ordinario una mira a tre tacche studiata per colpire il bersaglio in avvicinamento, in allontanamento e proveniente da destra o da sinistra (v.foto).
Questa singolare batteria rappresentò nel 1915 per gli italiani la nascita della difesa contraerea consacrata da una medaglia commemorativa (v.foto).
Vi si vede da una parte un fiero leone con corona sormontata da corno dogale circondato dal motto ”Per l'aria buona guardia”; sul verso è rappresentata un'altana con la scritta “Urbis tutamen fastigium imbelle” ossia “Una pacifica vetta a difesa della città”.
Successivamente, nel 1917, il Comando Supremo emanò “Norme per l'esecuzione del tiro di fucileria contro aeroplani e dirigibili” effettuato da plotoni, adottando varie tabelle a seconda dell'arma usata, il fucile mod.91, ma anche il Vetterli mod.70/78 ed il Vetterli mod. 70/78 tubato.
Non si hanno notizie sull'efficacia di questo embrionale tiro contraereo ma si ritiene che ove esso avesse raggiunto il bersaglio sarebbe stato certamente devastante su aerei di tela e legno dell'epoca, per non dire dei dirigibili che pure furono usati dagli austriaci per colpire Venezia.
Il “fucile antiaereo”, che si potrebbe pensare arma antiquata della prima Guerra Mondiale, è stato invece utilizzato - ovviamente, perfezionato - anche nel corso della 2a.
E' infatti certo, come ricorda Churchill nella sua poderosa opera “La seconda Guerra Mondiale” – che gli valse il premio Nobel per la letteratura nel 1953 - che “fucili antiaerei”, certamente più evoluti rispetto a quelli del primo conflitto mondiale, furono utilizzati dagli inglesi anche nel secondo durante la strenua difesa di Londra contro i bombardieri tedeschi.
Infine, a proposito di fucili usati in funzione antiaerea, si ricorda che l'aereo dell'eroico Baracca fu abbattuto sul Montello proprio dalla fucilata partita da una trincea austriaca.

allegati: foto altana con fucilieri; medaglia commemorativa; alzo antiaereo; istruzioni

Padova 2-2-2017 Giovanni Zannini

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