giovedì 22 agosto 2013

LA RIMONTA DI BERLUSCONI

Dunque l’on.Silvio Berlusconi ha deciso di risalire la china che lo ha portato al fondo della condanna per frode fiscale e lo fa rinverdendo i colori di quella ”Forza Italia” che ha segnato l’inizio, innegabilmente brillante, della sua carriera politica.
Già altri personaggi (di certo molto più importanti, nel bene e nel male, di Berlusconi)  hanno, nel passato,  tentato la rimonta, ma non gli è andata molto bene.
Garibaldi, dopo aver fatto dono al re Vittorio Emanuele delle province meridionali da lui liberate, saluta tutti e se ne torna a Caprera. Ma il suo sogno, il suo tormento, è la liberazione di Roma che il tempestivo arrivo del re – il quale a Teano  gli ha sbarrato la strada - gli ha impedito di realizzare.
Pensa alle folle esultanti che l’hanno accolto al suo sbarco a Marsala, a quelle che lo hanno acclamato  per tutto il percorso fino a Napoli ove è stato accolto  in delirio ed è certo che quello stesso popolo lo seguirà alla conquista di Roma.
Ma non è così: l’entusiasmo con cui viene ancora una volta accolto in Sicilia nel 1862 si attenua, si affloscia mentre egli percorre le dure strade della Calabria ed il fatale Aspromonte porrà fine al  suo sogno di rinnovare, dopo soli due anni, il trionfo dei Mille, e di entrare, vittorioso, nella città eterna.
Napoleone al colmo del suo successo, si lancia nel 1812 nella tragica avventura della Russia; sconfitto dal gelo della steppa, sconfitto nel 1813 a Lipsia da Russia, Prussia,  Gran Bretagna e poi Austria, che gli si sono coalizzati contro, nel 1814 a Fontainebleau firma l’abdicazione e si ritira nell’esilio dorato dell’Elba. Il ricordo  dei passati trionfi, il desiderio della rivincita ed il timore di essere trasferito in un luogo ancor più lontano, lo spingono  nel 1815 alla fuga dall’isola proprio  nel momento in  cui le potenze vincitrici stanno restaurando l’Europa da lui sconvolta, e che di nuovo si coalizzano contro di lui. Iniziano così i “cento giorni” dai quali uscirà definitivamente sconfitto a Waterloo e che lo condurranno alla tomba di S.Elena.
Il caso di Mussolini è troppo noto e recente per dover essere raccontato.  Basta ricordare la caduta del 25 luglio 1943, ed il suo disperato fallito tentativo di risorgere, di rimontare,  fondando nel settembre dello stesso anno, dopo la  liberazione dal Gran Sasso,  la Repubblica Sociale Italiana.
Non sappiamo se Berlusconi saprà rimontare dal baratro in cui è precipitato: sappiamo solo che lo dirà la storia ed a noi non resta che aspettare le sue decisioni.

                                                                                                               Giovanni Zannini       

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