domenica 16 dicembre 2018

UNA MOSTRA DI PITTURA CONTEMPORANEA AL FEMMINILE

Nel bel palazzo Folchi ora “Hotel Grand'Italia – Residenza d'epoca”, sito a Padova al n.81 di Corso del Popolo, di fronte alla stazione ferroviaria, continua fino al prossimo 15 gennaio la Mostra “Contemporanee, Femminile Plurale” organizzata dall'artista Mary Bordin curatrice delle mostre bimestrali del “Grand'Italia” al quale va attribuito il merito di dare un valido contributo alla vita artistico-culturale della nostra città.
L'esposizione è anche una felice occasione per i visitatori di apprezzare il valore artistico della sede in cui ha luogo questa manifestazione.
Il palazzo, fatto costruire nel 1909 dal Cav.Guglielmo Folchi su progetto del noto architetto Primo Tertulliano Miozzo, costituisce un interessante esempio di “art nouveau” che all'epoca provocò critiche da parte dei conservatori perchè in stridente contrasto, a loro dire, con le caratteristiche architettoniche degli altri edifici esistenti a Padova.
Esso rappresenta infatti un importante esempio di stile Liberty così come il Palazzo Sacerdoti ed il Foro Boaro in Prato della Valle, il Collegio Universitario dei Gesuiti poco lontano, la sede della Cassa di Risparmio ed il palazzo delle Poste in Corso del Popolo, che costituiscono un importante patrimonio cittadino dell'epoca.
Ora, sull'aristocratica, antica dimora del Cav.Folchi, sugli stucchi dorati e sui ferri battuti di Adolfo Calligaris che la imprezioniscono, si è adagiata l'opera di 15 pittrici del territorio padovano, ciascuna con il suo stile ed il suo linguaggio poetico che spazia dall'acquerello, all'acrilico ed all'olio.
Fra tutte, spicca Mariarosa Beltrame, padovana, diplomata maestra d'arte nella nostra città, poi specializzata a Torino nell'interpretazione del disegno infantile pervenuta quindi, dopo un periodo di ulteriore approfondimento, all'acquerello.
Già partecipante con successo ad  altre manifestazioni artistiche, essa affida la sua ispirazione a questa tecnica per la sua poesia nascente, dice, dall'equilibrio fra due elementi, l'acqua, la natura, ed il colore, frutto dell'attività dell'uomo.
Presente con una pregevole veduta vagamente onirica di Venezia che accoglie il visitatore della mostra all'ingresso dell'Hotel, l'artista, che riproduce nei suoi paesaggi le creazioni dell'uomo, trae ispirazione assai spesso dal meraviglioso florilegio frutto di quella natura che è opera di un creatore in cui fermamente crede ed al quale, con la sua opera, intende rendere omaggio.
Ma è nel ritratto che l'artista esprime al meglio  la sua ispirazione ed il suo sentimento.
Volti di donna pieni di grazia appaiono in una luce riposante  che evidenzia la delicatezza dei colori  e riportano  ad un'epoca romantica che l'artista sembra - e  non è la sola -  rimpiangere e che inducono alla contemplazione serena della bellezza famminile.
Cosicchè l'intelligenza e la sensibilità artistica di Mariarosa Beltrame la porteranno a sempre migliori affermazioni  non solo in ambito cittadino, ma ben oltre .

Padova 15-12-2018                                                                        Giovanni Zannini

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