E' innegabile che il sig. Sgarbi sia un
innovatore, anche in materia di insulti.
Per le donne, un tempo, il massimo
degli insulti era p......, tr..., e vacca, mentre oggi, per merito
suo, si è affacciato un nuovo insulto per donna: capra, e fa
discutere il perchè di tale importante innovazione.
L'interpretazione più accreditata è
che egli si voglia proteggere dalle querele delle donne con le quali
polemizza spesso, come suo costume, piuttosto vivacemente.
Qualora, infatti, si rivolgesse a loro
usando, ad esempio, la parola che qualifica la regina del settore
lattiero-caseario, sarebbe facile alla persona cui la parola è
stata indirizzata, portarlo in tribunale e,
(poichè si fa riferimento ad un
animale al quale, a torto o ragione, il mondo attribuisce scarse
virtù morali), farlo condannare.
Se invece una si sente dare della
capra, non potrà dolersi di essere stata insultata, e quindi far
punire l'offensore, perchè, almeno fino ad oggi, nessuno ha potuto
sollevare riserve sul comportamento morale e sui costumi delle capre.
Ma vi è il rischio che il sig. Sgarbi,
dopo aver dato della capra ad una sua interlocutrice, si possa
sentir dare, per tutta risposta, del caprone.
Padova 21-6-2018
Giovanni Zannini
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