Il sig. Aldo Portalaborsa entra nell’agenzia “FORZA
E CORAGGIO - la sicurezza al servizio dei VIP” sita in centro città, arredata
con lusso ed eleganza. Lo accoglie Max
Logrugno, il titolare, un ex pugile con il naso rincagnato che, stanco di prendere pugni in faccia per quattro
soldi, aveva deciso di mettere i propri muscoli al servizio di chiunque avesse
bisogno di difendersi, per i più vari motivi (politici, commerciali, artistici,
coniugali ed extraconiugali) da possibili atti ostili, guadagnando molto e
molto di più con rischi assai, assai
minori di quelli che si incontrano facendosi menare sul ring. Non avendo ancora il cervello fuso
dalle botte, era riuscito a farsi una discreta clientela ed a guadagnare bene anche organizzando alcuni suoi
colleghi stanchi di campare scazzottandosi tra
poveracci, in una cooperativa di “gorilla”.
Logrugno fece accomodare il suo cliente su di una
delle comode poltrone dell’ufficio e gli chiese il motivo della visita.
“Desidero affittare una guardia del corpo per un mio
conoscente, non bado a spese purchè si
tratti di uno in gamba”. Allora Logrugno porge al suo cliente un imponente
dossier fotografico pieno di giovanotti muscolosi,
abbronzati, con espressione decisa,
tutti sui sul metro e novanta. Portalaborsa dà un’occhiata distratta e,
insoddisfatto, restituisce il dossier
affermando:” Troppo alti, troppo alti, voglio qualcosa di più basso”. “Nessun
problema” dice l’altro porgendo un raccoglitore pieno di ragazzoni in salute
tutti attorno al metro e sessanta. “Troppo alti, troppo alti” ripete
Portalaborsa con un gesto di insofferenza.”Non si preoccupi” risponde Logrugno,
che in cuor suo si chiede perché quello
disdegnasse la statura – requisito solitamente assai richiesto dalla clientela
per una guardia del corpo - e gli mette sotto il naso un dossier colmo di gente
robusta e ben messa in salute, tutti sui
125/130 centimetri. Ma neppure quelli vanno bene. “Più bassi, più bassi” grida Portalaborsa.
Allora Logrugno paziente, ma anche un po’ scocciato ”Scusi” gli dice,” ma si
può sapere che tipo è sto personaggio che le sta tanto a cuore?” “Le dirò”
risponde l’altro, “si tratta di un politico assai importante, che dicono intelligente,
buon parlatore, gran polemista, sempre furioso, che è stato anche ministro, ma piccolo, maledettamente piccolo per cui è
indispensabile che la sua guardia del corpo non sia alta, ma, invece, al suo stesso livello, per non farlo
sfigurare troppo. Si ricorda il re Vittorio Emanuele III di Savoia, un tappo,
accanto alla Regina Elena che era alta quasi il doppio per cui, quando il re le
dava il braccio la coppia era chiamata “L’articolo il”? Ecco, la situazione è
analoga, solo che qui si vuole evitare l’inestetismo costituito da una guardia
del corpo alta il doppio di quello che egli deve difendere dagli assalti dei malintenzionati”.
“Ho capito”, dice Logrugno, illuminandosi, “per lei
vanno bene questi!” e gli mette sotto il naso una raccolta di pesi mosca tutti sul metro scarso. L’altro fa
passare le foto una per una ed alla fine:”Eccolo, è lui” esulta. La scelta è
caduta su di un piccoletto forzuto e grintoso, con un naso che si nota a fatica
tanto è acciaccato, e con il cranio
lucido come una palla da biliardo, che al giorno d’oggi pare sia divenuto
simbolo di viriltà e di forza.
In breve il contratto è firmato ed i due si
salutano entrambi soddisfatti, l’uno per aver incassato un bell’assegno,
l’altro per essere riuscito a risolvere un problema che da tempo angustiava il suo piccolissimo, iracondo, ma munifico, datore di lavoro.
Giovanni Zannini
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