L'altana è una piattaforma di assi di
legno appoggiata sui tetti e retta da pilastrini, posta nella parte
più alta di un edificio, un singolare belvedere assai diffuso a
Venezia (ma ve ne sono anche in altre città) sulla quale i veneziani
salgono per ammirare dall'alto il panorama della loro meravigliosa
città o prendere il fresco nelle calde sere d'estate.
Ma chi avrebbe mai pensato di
utilizzare questa tranquilla terrazza a fini bellici?
Eppure accadde proprio questo allorchè
durante la prima Guerra Mondiale fu necessario provvedere a difendere
Venezia dalle incursioni aeree nemiche e le altane furono trasformate
in strutture strategiche per la difesa contraerea costituendo un
primo esempio di difesa urbana contro le incursioni aeree nemiche.
Su quella piattaforma, infatti, veniva
fatto salire un plotone di fucilieri che all'arrivo degli incursori
apriva contemporaneamente il fuoco creando così una “bordata”,
una rosa di proiettili che aumentava la probabilità di colpire il
bersaglio.
L'arma utilizzata era soprattutto
l'ottimo fucile mod.91 dotato di una gittata molto lunga e quindi in
grado di colpire obbiettivi assai distanti, adattato ad uso
contraereo applicando sullo zoccolo dell'alzo ordinario una mira a
tre tacche studiata per colpire il bersaglio in avvicinamento, in
allontanamento e proveniente da destra o da sinistra (v.foto).
Questa singolare batteria rappresentò
nel 1915 per gli italiani la nascita della difesa contraerea
consacrata da una medaglia commemorativa (v.foto).
Vi si vede da una parte un fiero leone
con corona sormontata da corno dogale circondato dal motto ”Per
l'aria buona guardia”; sul verso è rappresentata un'altana con la
scritta “Urbis tutamen fastigium imbelle” ossia “Una pacifica
vetta a difesa della città”.
Successivamente, nel 1917, il Comando
Supremo emanò “Norme per l'esecuzione del tiro di fucileria contro
aeroplani e dirigibili” effettuato da plotoni, adottando varie
tabelle a seconda dell'arma usata, il fucile mod.91, ma anche il
Vetterli mod.70/78 ed il Vetterli mod. 70/78 tubato.
Non si hanno notizie sull'efficacia di
questo embrionale tiro contraereo ma si ritiene che ove esso avesse
raggiunto il bersaglio sarebbe stato certamente devastante su aerei
di tela e legno dell'epoca, per non dire dei dirigibili che pure
furono usati dagli austriaci per colpire Venezia.
Il “fucile antiaereo”, che si
potrebbe pensare arma antiquata della prima Guerra Mondiale, è stato
invece utilizzato - ovviamente, perfezionato - anche nel corso della
2a.
E' infatti certo, come ricorda
Churchill nella sua poderosa opera “La seconda Guerra Mondiale” –
che gli valse il premio Nobel per la letteratura nel 1953 - che
“fucili antiaerei”, certamente più evoluti rispetto a quelli del
primo conflitto mondiale, furono utilizzati dagli inglesi anche nel
secondo durante la strenua difesa di Londra contro i bombardieri
tedeschi.
Infine, a proposito di fucili usati in
funzione antiaerea, si ricorda che l'aereo dell'eroico Baracca fu
abbattuto sul Montello proprio dalla fucilata partita da una trincea
austriaca.
allegati: foto altana con fucilieri; medaglia commemorativa; alzo antiaereo; istruzioni
Padova 2-2-2017
Giovanni Zannini
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