Il 4 marzo scorso si è tenuta a Padova
nella chiesa di S.Francesco la cerimonia di investitura di 12
postulanti all'Ordine dei Templari appartenenti all' “Ordo Supremus
Militaris Templi Hierosolymitani”, discendente dal Tempio di
Gerusalemme.
L'incontro è stato organizzato dalla
“Commanderia Stella Maris” appartenente al “Gran Priorato
d'Italia” a sua volta dipendente dal Principe Reggente dell'Ordine,
Dom Fernando Pinto Pereira de Sousa Fontes, Portogallo, ove l'ordine
è assai diffuso avendo accolto molti cavalieri emigrati dalla
Francia per fuggire le persecuzioni subite dopo la soppressione
dell'Ordine nel 1312 e l'uccisione, a Parigi, dell'ultimo gran
Maestro Jacques de Molay nel 1814.
Soppressione, va ricordato, effettuata
da Papa Clemente V non per via giudiziaria, ma solo amministrativa,
senza alcuna scomunica, cosicchè l'Ordine continua ad essere
riconosciuto nell'ambito della chiesa cattolica.
Ottenuta nel 1128 da Papa Onorio II, su
sollecitazione di S.Bernardo di Chiaravalle, l'approvazione dello
statuto – che prevedeva un'autentica “licenza di uccidere”
allorchè ci si oppone alla violenza altrui - i cavalieri
dell'Ordine si dedicarono, come guerrieri, alla protezione dei
pellegrini che si recavano in Terrasanta, spesso sottoposti a feroci
aggressioni nonché alla lotta contro i nemici di Cristo, e come
chierici laici, a quella contro i vizi e le tentazioni del mondo.
Il molto tempo trascorso ha trasformato
i coraggiosi cavalieri di allora in generosi che oggi dedicano molte
loro cure a favore dei bisognosi in Italia ed anche all'estero,
soprattutto nei luoghi della Terrasanta, a ciò incitati, durante la
S.Messa, dall'omelia del Parroco della chiesa ospitante..
La cerimonia padovana alla quale hanno
partecipato anche rappresentanze estere fra cui quella canadese, ha
inteso solennizzare l'ingresso dei nuovi cavalieri con una procedura
che ha rievocato antichi riti medievali: l'accoglienza dei
“postulanti”, la loro nomina a cavaliere e, successivamente, a
cavaliere dell'Ordine, il giuramento e la vestizione con il candido
mantello, tutto in un ambito di fede e di disciplina militaresca
simboleggiata dalla spada – un autentico reperto d'epoca - che,
impugnata dalla Gran Priora d'Italia Leda Paola Tognon ha consacrato
i nuovi cavalieri.
La cerimonia svoltasi nella nostra
città ha consentito di respirare il clima della Padova medievale ove
– come attesta Gianluigi Peretti sulla rivista “Padova e il suo
territorio” dell'agosto 2013 - presso la chiesa di S.Maria
Inconia, poi trasformata nell'attuale complesso parrocchiale
dell'Immacolata Concezione in via Belzoni, esisteva una “precettoria”
dei Templari.
Padova 6-3-2017
Giovanni Zannini
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