L'esposizione è anche una felice
occasione per i visitatori di apprezzare il valore artistico della
sede in cui ha luogo questa manifestazione.
Il palazzo, fatto costruire nel 1909
dal Cav.Guglielmo Folchi su progetto del noto architetto Primo
Tertulliano Miozzo, costituisce un interessante esempio di “art
nouveau” che all'epoca provocò critiche da parte dei conservatori
perchè in stridente contrasto, a loro dire, con le caratteristiche
architettoniche degli altri edifici esistenti a Padova.
Esso rappresenta infatti un importante
esempio di stile Liberty così come il Palazzo Sacerdoti ed il Foro
Boaro in Prato della Valle, il Collegio Universitario dei Gesuiti
poco lontano, la sede della Cassa di Risparmio ed il palazzo delle
Poste in Corso del Popolo, che costituiscono un importante patrimonio
cittadino dell'epoca.
Ora, sull'aristocratica, antica dimora
del Cav.Folchi, sugli stucchi dorati e sui ferri battuti di Adolfo
Calligaris che la imprezioniscono, si è adagiata l'opera di 15
pittrici del territorio padovano, ciascuna con il suo stile ed il suo
linguaggio poetico che spazia dall'acquerello, all'acrilico ed
all'olio.
Fra tutte, spicca Mariarosa Beltrame,
padovana, diplomata maestra d'arte nella nostra città, poi
specializzata a Torino nell'interpretazione del disegno infantile
pervenuta quindi, dopo un periodo di ulteriore approfondimento,
all'acquerello.
Già partecipante con successo ad altre
manifestazioni artistiche, essa affida la sua ispirazione a questa
tecnica per la sua poesia nascente, dice, dall'equilibrio fra due
elementi, l'acqua, la natura, ed il colore, frutto dell'attività
dell'uomo.
Presente con una pregevole veduta
vagamente onirica di Venezia che accoglie il visitatore della mostra
all'ingresso dell'Hotel, l'artista, che riproduce nei suoi paesaggi
le creazioni dell'uomo, trae ispirazione assai spesso dal
meraviglioso florilegio frutto di quella natura che è opera di un
creatore in cui fermamente crede ed al quale, con la sua opera,
intende rendere omaggio.
Ma è nel ritratto che l'artista esprime al meglio la sua ispirazione ed il suo sentimento.
Volti di donna pieni di grazia appaiono in una luce riposante che evidenzia la delicatezza dei colori e riportano ad un'epoca romantica che l'artista sembra - e non è la sola - rimpiangere e che inducono alla contemplazione serena della bellezza famminile.
Cosicchè l'intelligenza e la sensibilità artistica di Mariarosa Beltrame la porteranno a sempre migliori affermazioni non solo in ambito cittadino, ma ben oltre .
Volti di donna pieni di grazia appaiono in una luce riposante che evidenzia la delicatezza dei colori e riportano ad un'epoca romantica che l'artista sembra - e non è la sola - rimpiangere e che inducono alla contemplazione serena della bellezza famminile.
Cosicchè l'intelligenza e la sensibilità artistica di Mariarosa Beltrame la porteranno a sempre migliori affermazioni non solo in ambito cittadino, ma ben oltre .
Padova 15-12-2018 Giovanni Zannini